Marzo 29, 2024
condropatia rotulea

Condropatia del ginocchio

La condropatia del ginocchio è una delle tante condizioni patologiche che interessano l’articolazione del ginocchio. Il termine condopatia si riferisce alla sofferenza del tessuto cartilagineo (invece si parla di condromalacia quando si verificano processi degenerativi) attorno all’osso .

La condropatia rotulea è una malattia che può colpire una persona sedentaria (il sovrappeso è un fattore di rischio che non può essere ignorato), ma è ovviamente più comune in chi è impegnato in determinate attività professionali o sportive, in quanto è una patologia che vede in il sovraccarico funzionale (cioè la ripetizione irritabile e continua di determinati gesti o movimenti nel tempo) è uno dei principali fattori scatenanti; Dal punto di vista atletico, i corridori sono una categoria particolarmente perseguitata da questa condizione, quindi negli Stati Uniti, quando si parla di condropatia del ginocchio, si parla di ginocchio del corridore , ginocchio del corridore ); un’altra categoria che è spesso interessata dalla patologia in questione è quella dei ponticelli.

Al di fuori del campo sportivo, tra le categorie professionali più a rischio di condropatia rotulea, ci sono le categorie dei piastrellisti, i pavimenti in parquet. e finitrici in genere.

Sinonimi

Esistono diversi nomi per la patologia:

  • Condropatia femoro-rotulea (poiché può essere causata da un movimento improprio della rotula rispetto ad altre strutture articolari del ginocchio, in particolare la coscia distale).
  • condromalacia del ginocchio
  • condromalacia del ginocchio (la rotula è un altro nome per la rotula)
  • sindrome del dolore femoro-femorale
  • ginocchio del corridore.

Quattro gradi di gravità

In generale, vengono definiti quattro gradi di gravità della patologia:

  • Condropatia rotulea di I grado: rammollimento della cartilagine senza crepe;
  • Condropatia rotulea di grado II: fessure localizzate o diffuse inferiori a 15 mm;
  • condropatia del ginocchio di grado III: crepe localizzate o diffuse> 15 mm;
  • Condropatia del ginocchio di grado IV: perdita di cartilagine se esposta alle ossa.

Come accennato in precedenza, se c’è un processo degenerativo, è più corretto parlare di condromalacia rotulea .

Per ulteriori informazioni, consultare l’articolo che tratta l’usura della cartilagine del ginocchio.

Cause della condropatia rotulea

Le cause della condropatia rotulea possono essere diverse, anche se nella maggior parte dei casi i fattori eziologici vanno ricercati nel sovraccarico a cui è esposta l’articolazione. I fattori predisponenti sono squilibrio muscolare, lussazioni congenite del ginocchio, iperpronazione del piede, ginocchio valgo (gambe a forma di X), sovrappeso, obesità, ecc .; questi problemi, infatti, alterano i normali meccanismi di scorrimento della rotula con conseguenti alterazioni della cartilagine, che possono portare anche a processi di artrosi.

Segni e sintomi di condropatia rotulea

La condropatia rotulea può essere asintomatica, in alcuni casi il dolore non è del tutto localizzato, mentre in altri il dolore si fa sentire lungo il bordo interno della rotula; questo dolore può verificarsi sia a riposo (ad esempio, quando si tiene il ginocchio per un lungo periodo di tempo, come nel caso di lunghi viaggi in macchina o dopo aver visto un film), sia sotto stress (un tipico inizio o aumento della sensazione di dolore dopo scale o pendii) e pressione. Di tanto in tanto, salendo le scale o accovacciandosi, potresti sentire il tipico scricchiolio causato dalla ruvidità della cartilagine.

Spesso l’articolazione si gonfia e risulta rigida e pesante.

Aspetti diagnostici

La diagnosi di condropatia rotulea è principalmente clinica (dolore sotto la rotula, sensazione di scricchiolio durante la flessione-estensione del ginocchio, la necessità di raddrizzare l’arto, difficoltà ad accovacciarsi); la conferma viene dall’esecuzione di radiografie e risonanza magnetica; quest’ultimo può anche determinare la gravità dell’immagine.

Condropatia del ginocchio: come trattare

condropatia rotulea

Il trattamento della condropatia rotulea ovviamente dipende dalla gravità della patologia; il primo passo è ovviamente il riposo, che nei casi più gravi può essere anche assoluto. Altri interventi utilizzati sono crioterapia, fasciature da notte, farmaci antinfiammatori, infiltrazioni di cortisone (se ritenuto opportuno) e terapia fisica, possibilmente con laser terapia, tecaraterapia o onde d’urto (litotripsia). Alcuni consigliano rotule con apertura rotulea (che centralizza la rotula), ma non tutti gli autori concordano sulla loro efficacia.

Condropatia rotulea: esercizio

Questo rafforzamento dei muscoli è particolarmente indicato, poiché il movimento della rotula (che, in condizioni normali, scorre lungo la coscia senza toccarla) dipende dal muscolo quadricipite. Di solito agisce sul vasto mediale, poiché statisticamente la rotula è decentralizzata dall’esterno.

Alcuni degli esercizi che puoi fare dopo che i sintomi del dolore sono stati eliminati sono:

1) Con un cuscino sotto il ginocchio, stringi il muscolo quadricipite, spingi il ginocchio sul cuscino e solleva la gamba. Ripeti l’esercizio 20 volte.

2) Ripeti l’esercizio precedente, ma gira la gamba verso l’esterno per rafforzare l’interno del quadricipite. Inoltre, questo esercizio deve essere ripetuto 20 volte.

3) Appoggia la schiena al muro e poi piega lentamente le ginocchia con un angolo di 45 gradi, assicurandoti che il ginocchio attraversi la linea virtuale tra l’alluce e il secondo dito.

Questa posizione deve essere mantenuta per 5 secondi; poi rilassati lentamente. L’esercizio deve essere ripetuto 20 volte.

4) Mettiti in movimento. Contrai il muscolo quadricipite e abbassa lentamente l’altra gamba fino a toccare il suolo. Assicurati che il tuo ginocchio attraversi la linea virtuale tra il pollice e il secondo dito del piede. Alza la gamba di un gradino e rilassati. Ripeti l’esercizio 20 volte.

Il numero di ripetizioni dovrebbe essere aumentato di 5 ogni due giorni fino a raggiungere il numero di ripetizioni di 60. Il ritorno allo sport dovrebbe essere graduale; in genere occorrono dai 30 ai 45 giorni per il recupero completo.

Nei casi in cui è necessario, viene eseguita un’operazione per correggere meccanicamente l’ambiente di lavoro della rotula.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *