Nella NFL, le conseguenze di una lesione cerebrale traumatica hanno ricevuto molta attenzione nel corso degli anni. Grazie all’ottimo lavoro del dottor Bennett Omalu, di questo abbiamo già parlato nell’articolo in cui è stata scoperta la CTE – encefalopatia traumatica cronica, che nei casi più drammatici ha portato alla morte di ex calciatori.
Il mirino ora passa all’enorme peso e quindi ai problemi di obesità affrontati dagli ex professionisti della palla ovale.
Negli ultimi decenni, la NFL ha posto molta enfasi sul gioco dei passaggi e della difesa del quarterback, il che ha ovviamente portato le squadre ad adottare battitori e difensori sempre più massicci. Molti di loro pesano più di 150 kg. Se da un lato il gioco vale la candela, visto che la NFL è uno dei campionati più pagati al mondo che ha reso questi giocatori milionari, dall’altro lato, quando si fermano, i problemi di salute persistono e si fanno sentire.
Dopo il rifiuto, questi giocatori perdono, senza l’ausilio di personale medico e allenatori, la voglia di allenarsi e, quindi, perdere peso, ma non perdono neanche le cattive abitudini alimentari, passando ovviamente a diabete, ipertensione, stanchezza cronica e apnea respiratoria.
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Uno studio pubblicato dall’American Medical Journal ha rilevato che per ogni 5 kg che un giocatore guadagna dalla scuola superiore all’università e dall’università al professionista aumenta la probabilità di un attacco di cuore del 14%.
Sfortunatamente, nella biologia del corpo umano, essere più forti non è più solo essere muscoloso, ma devi anche aggiungere grasso e solo con una nutrizione costante hai l’energia per sollevare più chilogrammi. allenarti ed essere più potente sul campo. E se dici a un uomo che puoi ingrassare liberamente, o meglio guadagnare milioni di dollari per questo, lo inviti al matrimonio e inizierà a mangiare pizza surgelata anche prima di andare a letto.
Secondo alcuni medici che testano regolarmente ex calciatori americani, questo tipo di vita non è più “vivi, sopravvivi” e molto spesso non lo è. l’operazione non è possibile per il peso eccessivo e perché il cuore non può eseguire l’operazione.
A tutto questo si aggiungono le circostanze aggravanti che sono sempre troppo tolleranti nel mondo NFL per quanto riguarda l’uso di steroidi e altro ancora. Non è infatti un segreto che prima delle gare il celebre guardalinee, il più grande giocatore in campo, che ha già problemi di respirazione quando indossa anche l’armatura, è costretto a prendere diverse “bombe” dei Bronchial Dilators per non morire di apnea proprio sul campo.
In breve, il football americano è uno degli sport più popolari in America, ma riflette anche una delle più grandi epidemie del paese, ovvero l’obesità e tutte le malattie ad essa associate.
La ricerca pubblicata dall’American Journal of Medicine dovrebbe far riflettere tutti sui pro e contro del benessere economico, per poi dover vivere il resto della loro vita, molto breve, a meno che tu non agisca immediatamente, dolore e sofferenza per te stesso e per chi ti circonda.
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