le distorsioni della caviglia, la connessione che unisce lo scheletro della gamba a quello del piede, è in assoluto una delle lesioni più ripetitive dell’apparato muscolo-scheletrico, sia a livello sportivo che fitness. Si stima infatti che ogni giorno in Italia si verifichino circa 5.000 casi di distorsioni della caviglia.
Di tutte le lesioni che possono essere associate a questa articolazione *, le distorsioni sono le più comuni, poiché questo problema si verifica in circa il 75% dei casi.
Nelle persone di età inferiore ai 40 anni, le distorsioni dell’articolazione della caviglia sono più facili da rilevare negli uomini che si feriscono principalmente durante lo sport; Il superamento di questa soglia di età è più comune tra le donne che non sono strettamente legate allo sport.
Sport più comuni per distorsioni della caviglia
Le distorsioni della caviglia sono un infortunio che può verificarsi in molte situazioni della vita quotidiana, ma si capisce facilmente che chi si dedica a determinate attività fisiche sia maggiormente a rischio di questo evento.
Meccanismo degli incidenti e fattori predisponenti
Le distorsioni della caviglia sono solitamente causate da uno stress eccessivo sull’articolazione; Il meccanismo tipico del trauma discorsivo è l ‘ inversione , ovvero c’è rotazione interna della pianta del piede, ma non si verificano distorsioni della caviglia causate da sovversione , nel qual caso la rotazione della pianta del piede è esterna ; meno incidenti in cui coesistono entrambi i meccanismi.
Quando le distorsioni della caviglia sono causate dall’inversione, il legamento peroneotale anteriore, i legamenti peroneo-calcaneale e peroneo e l’astragalo posteriore sono solitamente colpiti; le distorsioni causate da movimenti sovversivi danneggiano il legamento deltoide.
I fattori che predispongono alla distorsione alla caviglia sono molti e vari. Tra i più importanti possiamo ricordare un appoggio del piede improprio, instabilità causata da precedenti stiramenti, traumi da contrasto (soprattutto nel calcio, calcio e basket), campo di allenamento (o gioco) irregolare, scarpe non adatte all’attività fisica, ricadute dopo un salto, insufficiente riscaldamento e esercizio fisico insufficiente.
Distorsione alla caviglia: classificazione
Esistono diversi modi per classificare le distorsioni della caviglia; la prima classificazione le divide in recenti (vedi prima comparsa della lesione), recente contro precedente (sono lesioni che compaiono entro un anno dalla prima distorsione della caviglia) e cronica (causata da distorsioni frequenti o terapia insufficiente, con conseguente stabilità articolare).
Clinicamente parlando, le distorsioni della caviglia sono classificate in base alla loro gravità; alcuni autori distinguono quattro gradi:
- 0 (nessuna rottura del legamento)
- 1 (la rottura interessa solo il legamento peroneo astragale anteriore)
- 2 (grado 1 e osso del tallone rotto)
- 3 (lacrime di grado 1 e 2, astragalo e astragalo posteriore associati a coinvolgimento capsulare).
Altri invece classificano il trauma distorsivo in base a tre gradi di gravità:
- primo grado
- secondo grado
- terzo grado.
Le distorsioni di primo grado , le più molli, caratterizzate da stiramento dell’apparato capsulo-legamentoso; nessun guasto. Un incidente non è causa di instabilità; di solito c’è un lieve edema e un lieve versamento emorragico sottocutaneo. Il dolore è moderato e localizzato.
Per lussazioni di secondo grado c’è una rottura parziale del legamento peroneo-astragale anteriore; a livello perimaleolare compare edema con ematomi ed ematomi, causato dalla rottura di un vaso che passa con il legamento peroneo-astragale anteriore. Dolore di moderata intensità; l’instabilità è moderata.
distorsioni di terzo grado sono le più gravi e causano grave instabilità; la rottura dei legamenti è completa e sono necessarie procedure importanti come un cast o addirittura un intervento chirurgico. I legamenti coinvolti sono i legamenti anteriore, perageale-astragale, posteriore e peroneo-calcaneare. Di solito c’è un flusso sanguigno importante.
Edema ed ematoma
Le manifestazioni delle distorsioni della caviglia possono variare a seconda della gravità della lesione; i segni più tipici sono edema persistente e possibili lividi. Il gonfiore è causato dall’edema, solitamente localizzato non solo nel punto interessato dalla distorsione, ma a tutta la caviglia, che diventa rigida e dolorosa.
L’ematoma può essere evidente, con lividi che sono più estesi a seconda della gravità della lesione e situati nelle zone più ripide (come il tallone).
Oltre a edema e possibile ematoma In generale, tra i sintomi ei segni di distorsione alla caviglia, possiamo segnalare quanto segue: instabilità durante la deambulazione, ridotta funzionalità del piede, zoppia e, nei casi di maggiore gravità, incapacità di caricare il peso corporeo sull’arto interessato.
Distorsione alla caviglia: diagnosi
La diagnosi di distorsione alla caviglia è essenzialmente clinica e di solito è semplice; è invece più difficile valutare l’aspetto “qualitativo” della lesione (corretta identificazione delle strutture anatomiche che hanno subito il trauma, identificazione della gravità del danno alla capsula legamentosa, previsione della futura stabilità della lesione e, cosa molto importante, identificazione di altre possibili lesioni correlate).
L’aspetto anamnestico è ovviamente fondamentale, e il medico dovrebbe essere adeguatamente informato sul meccanismo della lesione e sulla storia clinica del paziente (prima lesione di questo tipo o meno), nonché se si avverte “cancro”. Al momento dell’infortunio (probabile segno di grave lesione). Il medico procederà quindi con la pressopalpazione della parte lesa e confronterà le due caviglie. Successivamente verranno effettuati alcuni test per valutare la stabilità delle articolazioni.
In caso di distorsione alla caviglia, è sempre necessario eseguire una radiografia standard per escludere eventuali fratture. Se si sospetta una lesione grave con instabilità, eseguire una radiografia dinamica della caviglia.
Altri studi strumentali che possono essere richiesti sono gli ultrasuoni, la tomografia computerizzata e la risonanza magnetica nucleare.
Cosa fare
Cosa trattare la distorsione alla caviglia dipende dalla velocità dell’intervento; è un infortunio che richiede un intervento immediato, soprattutto per un’adeguata immobilizzazione e l’instaurazione del corretto periodo riabilitativo. Molte patologie, infatti, possono essere causate da distorsioni della caviglia non trattate o mal trattate (si ricordi, ad esempio, la sindrome del tunnel del tunnel). Il trattamento ovviamente dipende dalla gravità della lesione.
È possibile suddividere il trattamento del trauma distorcente (e quindi dei farmaci) in quattro fasi distinte.
Nella prima fase, l’intervento è mirato a ridurre i sintomi del dolore e il gonfiore; la seconda fase ha lo scopo di ripristinare il regolare movimento articolare e la flessibilità; la terza fase è quella di rafforzare i muscoli, mentre la quarta ed ultima fase ha come obiettivo principale il completo ripristino delle funzioni posturali e propriocettive.
nella distorsione alla caviglia di primo grado, forma più lieve, il primo intervento è l’applicazione del ghiaccio (vedere il nostro articolo sulla crioterapia per i dettagli); Dopo che le applicazioni di ghiaccio sono state completate, si consiglia di fasciare la parte interessata dalla lesione, assicurandosi che dopo aver terminato la fasciatura la posizione tra la gamba e la gamba sia “L”. La medicazione non deve essere eccessivamente tesa per evitare il gonfiore (che potrebbe non apparire immediatamente, ma solo poche ore dopo la lesione) e non viene assorbita.
Con le distorsioni di secondo grado, il gonfiore di solito compare pochi minuti dopo la lesione; di solito sono presenti anche macchie di sangue sottocutanee causate dalla rottura di alcuni vasi sanguigni. La procedura da seguire inizialmente indicava distorsioni di primo grado; Se il dolore non mostra segni di diminuzione entro poche ore, si consiglia di recarsi in una struttura medica per una radiografia per verificare l’entità del problema ed escludere una frattura.
Come accennato in precedenza, il danno ai legamenti è possibile con lesioni da distorsione di secondo grado; Per testare questa possibilità, è consigliabile ricorrere agli ultrasuoni. Se si verifica una distorsione, la crioterapia è sempre il primo intervento; successivamente applicheremo un bendaggio rigido realizzato da personale competente, al termine del quale dovrà essere rispettato un periodo di riposo, la cui durata dipenderà dall’entità del danno causato.
In questa fase, si consiglia di rimanere sdraiati, con la gamba sollevata ad un’altezza superiore a quella dell’anca. Il medico potrebbe prescriverle anche analgesici e / o farmaci antinfiammatori.
Le distorsioni più gravi, soprattutto di terzo grado, sono caratterizzate da forte dolore, abbondante perdita di sangue interno e comparsa immediata di edema. La vittima non è in grado di muovere la caviglia a causa del dolore. Il primo intervento, come sempre, è applicare il ghiaccio, dopodiché è bene recarsi al pronto soccorso.
Quando si tratta di distorsioni di terzo grado, è possibile affrontare fratture dei legamenti o fratture ossee; lesioni che devono essere confermate da test diagnostici di routine: ecografia e radiografia. Se le ipotesi peggiori devono essere confermate, è necessario un intervento chirurgico.
Tempo di recupero della distorsione alla caviglia
In generale, tenendo conto delle variazioni che possiamo riscontrare di caso in caso, i tempi di recupero per la prima distorsione dell’articolazione della caviglia vanno dai 10 ai 20 giorni, per le lesioni di secondo grado vanno dai 20 ai 40 giorni, mentre per quanto riguarda le distorsioni più gravi, come quelle di terzo grado, si va da un minimo di 40 ad un massimo di 60-70 giorni.
Anatomicamente, la caviglia è composta da tre ossa, vale a dire la tibia, il perone e l’astragalo; le prime due ossa appartengono allo scheletro della gamba e l’astragalo è una delle sette ossa del tarso.